Il Cuore non è un'astrazione, ma un ponte che immette nei Mondi supremi.
Il mio Cuore ardente è la mia Guida.

lunedì 20 aprile 2015

L'Origine dell'unicità dell'Essere Umano

Le emozioni sviluppano in ogni individuo la capacità del Sentire: un Senso che permette di avvertire cosa accade nel mondo interiore e, di conseguenza, in quello esteriore. Ogni individuo con la sua propria Visione del mondo genera la propria soggettività.

Come afferma Lidia Fassio nel suo libro 'Simbologia della Luna': "Le emozioni sono informazioni molto sofisticate che ci mettono in contatto con i nostri stati d’animo attraverso il Sentire (non l’intuire e neanche il percepire, che riguarda i cinque sensi) ciò che arriva dal mondo interiore. Esse sono fondamentali, nella vita e nel tema natale è proprio la Luna che mostra qual è il modo in cui il soggetto le sente, reagisce ad esse, le decodifica e le esprime, rispondendo ai loro segnali ed entrando così in empatia con gli altri. Si può comunicare con il mondo emotivo – ritenendolo una straordinaria fonte di ricchezza, che muove corde indispensabili – oppure si può scegliere di prendere le distanze da esso per paura, imparando a liberarsi dai suoi contenuti facendoli esplodere all'esterno o congelandoli all'interno, impedendo così il loro libero fluire.
Le emozioni hanno il compito di mantenere il contatto tra la parte istintuale e quella cognitiva dell’essere umano, e ne permettono l’equilibrio psichico. Esse sono canalizzate dalla Luna, pur non nascendo da lei. […] Esse convogliano bisogni profondi che devono essere interpretati prima di essere adeguatamente soddisfatti. Il modo in cui le emozioni vengono riconosciute è legato al rapporto con la madre e alla sua capacità di rassicurare e di mettere fine al disagio che l'individuo sperimenta durante l’infanzia, dal momento che la sua fragile psiche è ancora priva di filtri interni e può rimanere molto turbata da forti vissuti."

Nel percorso del Lavoro su di Sé spesso si cade nell'errore della repressione delle emozioni, rimanendo su un livello superficiale che non apporta alcun beneficio, anzi! Il nucleo invece si trova proprio nello sviluppare quella particolare capacità del Sentire le emozioni chiaramente, diventando sensibili al proprio mondo interiore, senza più subirlo. Questo senso molto sottile e importante ci connette alla nostra unicità, alla particolare Visione che l'universo ha riposto solo e solamente in noi e in nessun altro. L'acquisirlo innesca conseguenze importantissime nella nostra vita poiché ci mette in contatto con le nostre Qualità, offrendoci l'opportunità di poterle Agire nella pratica, realizzando la nostra Essenza più profonda. 

"Nella nostra psiche convivono due logiche, quella razionale e quella emozionale. La prima è una logica maschile, mentre la seconda è femminile, nel senso che canalizza l’energia dell’Eros preposta all’integrazione e all’inclusione piuttosto che all’esclusione di certi contenuti. In sostanza, è una logica del tutto alternativa a quella della parte che, invece, genera separazione, competizione, e frammentazione. Senza ombra di dubbio, la parte emozionale è meno logica o, almeno, non lo è nel senso comunemente dato alla parola. Per questa ragione viene comunemente considerata irrazionale, sebbene prenda semplicemente in considerazione un altro modello di lettura della realtà che non nega la ragione, anzi la include e la supera lasciandosi influenzare dal sentimento.
Quando in un individuo emerge l’irrazionalità, però, si è di fronte a una gestione disorganizzata delle emozioni. Ogni potenzialità, infatti evidenzia la complessità e l’intento della psiche che vuole armonizzare tutte le parti. Se, però, alcune funzioni prendono il sopravvento sulle altre, danno origine a uno stato disfunzionale, nel quale i contenuti si manifestano in maniera grezza, poco civile e per nulla armoniosa. Quando la parte emotiva ha un peso eccessivo non riesce a integrarsi con la ragione che, a sua volta, è incapace di mediare con ciò che prorompe dall'inconscio. Un’esasperazione analoga la troviamo anche nelle persone iper-razionali, che presentano stati di freddezza e distacco per niente rassicuranti. Se la pura ragione non viene a patti con il sentimento, che assicura comportamenti basati su valori personali, essa rimarrà comunque uno strumento efficace, ma renderà la persona incapace di provare empatia. Le emozioni sono il linguaggio della funzione sentimento, ma un eccesso di emotività è indice di una difesa eretta a protezione del sistema stesso. In effetti, la troppa emotività spinge le persone a evitare ciò che considerano pericoloso, poiché credono di non avere la forza per affrontare e sostenere ciò che la vita propone. Tutte le funzioni della psiche, d’altra parte, sono meravigliose se collaborano tra loro, ma quando una è in esubero e deborda mette in scacco la propria complementare, finendo per monopolizzare l’intero sistema."

La parola chiave è OSSERVAZIONE. Attraverso il percorso di Risveglio noi sviluppiamo la base per porre tutte le nostre parti in equilibrio, creiamo il cosiddetto Padrone di Casa, una Presenza salda e integra che non lascia a nessuna parte di noi la possibilità di prendere il sopravvento, creando il famoso Centro di Gravità Permanente. Dobbiamo però essere coscienti di tutte le parti che ci formano, del come si sono strutturate e organizzate, per poter svolgere un lavoro libero dal giudizio ed entrare nella comprensione: ognuno di noi, da quando è venuto al mondo, ha organizzato -inconsapevolmente- tutto il suo organismo adattandosi alle leggi di sopravvivenza che questo piano impone. Sono condizioni perfette per svolgere il lavoro che l'Anima ha scelto di compiere in questa esistenza. Entrare nell'accettazione della Perfezione vuol dire proprio riconoscere che la nostra storia, quella della nostra famiglia, i nostri genitori, il luogo in cui siamo nati, il nostro lavoro, etc.. in ogni istante ci offrono il massimo amore possibile per la nostra evoluzione. E' un incastro perfetto, creato da un'Intelligenza Divina che non possiamo comprendere: possiamo solo af-Fidarci al Mistero che stiamo vivendo.

"L’emozione è il naturale sbocco dell’energia interna, e non può esserci comunicazione autentica se non entriamo in contatto con questa parte che, tra le altre cose, aiuta a superare i conflitti. Per stare pienamente bene, in altre parole, bisogna vivere pienamente le emozioni: piangere, ridere, appassionarsi e addirittura arrabbiarsi, se è il caso di farlo. Ciò significa essere in salute, perché attraverso il sentire si entra in relazione con se stessi e con gli altri e ci si predispone a vivere rapporti autentici.
La ragione può essere d’aiuto nel decidere come esprimere e utilizzare le emozioni, e può guidare verso strade non distruttive. Si sente spesso parlare di 'contenimento', secondo il dizionario Zingarelli, contenere vuol dire ‘accogliere’, ‘racchiudere’, ‘comprendere all'interno’. D’altra parte, la parola contenimento è stata utilizzata da Margaret Mahler per indicare quell'insieme di cure e di attenzioni che una madre offre al suo bambino a partire dalla nascita fino alla fine della prima fase evolutiva (tre-quattro anni). Quando si inserisce nel mondo dopo la lunga fase uterina, infatti, il neonato ha bisogno di stimoli sensoriali che, per essere efficaci e costruttivi, devono avvenire in un contesto affettivo che dia significato alle esperienze. Il bambino ha un fortissimo bisogno di affetto che coinvolge le persone da cui dipende la sua sopravvivenza. Attraverso la suzione impara a esistere e a percepire i sentimenti di amore, tenerezza, benessere e sazietà suscitate dalle cure di una madre amorevole e piena di attenzioni. Se nei suoi confronti ci sono al contrario, degli atteggiamenti di trascuratezza o incuria, il bimbo impara subito a sentire assenza, inadeguatezza, fame, frustrazione e paura. Così, giorno dopo giorno, il piccolo registra sulla propria pelle numerose sensazioni che si trasformano  e vengono convogliate in emozioni.
Si tratta di sensazioni puramente fisiche – caldo, freddo, morbido o ruvido – che vengono però trasformate in reazioni emotive che danno senso a ciò che accade nel suo corpo. Tutto passa prima di tutto attraverso le sensazioni fisiche e tattili e poi diventa emozione, e ancora dopo pensiero e concetto astratto. Ogni percezione sensoriale si inserisce in una sorta di codice duale e viene memorizzata come “buona, piacevole e dunque da accogliere” oppure “cattiva, spiacevole quindi da rifiutare. Ogni singola sensazione viene catalogata come “gratificante, confortevole e da ripetere” oppure come “frustrante, fastidiosa e da evitare”. Questo primo codice consentirà al bambino di organizzare le memorie archiviate come positive o negative. Senza dubbio le memorie – legate alla Luna – vengono codificate, registrate e legate alle emozioni corrispondenti. Questo primo collegamento tra la sensazione e l’emozione crea una traccia che permetterà in seguito alla ragione e alla logica di affondare le loro radici, dando così un senso a tutte le esperienze. Intorno ai tre anni, quando la mente logico-causale si sarà strutturata efficacemente, il sistema di memorizzazione inizierà a poggiarsi su ponti logici di collegamento che, attraverso sofisticate reti, consentiranno di riportare i contenuti alla coscienza." 

L'immensa meraviglia di questo ingranaggio perfetto è che ci rende tutti connessi, restano Unici e Irripetibili senza isolarci ma, anzi, attraverso il sano vivere le emozioni, noi sviluppiamo la preziosissima capacità dell'essere empatici: un contatto di Cuore che ci fa entrare nella sfera emotiva dell'altro senza invaderlo ma condividendone lo Stato Interiore. 

"Le emozioni hanno tonalità variabili e si intrecciano indissolubilmente con la nostra parte cognitiva. Da questo magico incontro derivano la soggettività e l’unicità di ogni essere umano. Daniel Goleman ha sfatato la vecchia idea che vedeva l’intelligenza come una funzione puramente mentale e razionale e le emozioni come qualcosa di disturbante e senza dubbio inferiore alla parte cognitiva. Oggi sappiamo che, al contrario, esse sono fondamentali per star bene con se stessi e con gli altri e offrono un notevole contributo all'intelligenza perché suscitano empatia, che favorisce la comprensione nei confronti degli altri. Il percorso di conoscenza delle emozioni e degli stati d’animo inizia dal contatto continuo e ravvicinato con la mamma. La mamma che comprende le necessità del proprio figlio può aiutarlo a entrare nel delicato processo di elaborazione dei sentimenti che lo accompagnerà e darà senso alla sua intera vita. Senza l’inserimento in una realtà sociale, tutto questo non sarebbe possibile: dopo la nascita, infatti, il bambino ha bisogno di interagire con l’ambiente e con altri esseri umani per comprendere e sviluppare la capacità di utilizzare le risorse del mondo interno ed esterno, al fine di adattarsi sempre meglio a sé stesso e alla realtà."

L'energia Yin è ricettiva e sensibile, simboleggia il Luogo delle Origini, gli strati più profondi di ogni essere umano da cui deriva la particolare sensazione di essere parte di qualcosa di più grande di sé. Armonizzare la propria parte femminile vuol dire riconoscere, guarire e sviluppare un sano e costante collegamento con l'intero mondo emotivo e affettivo dentro di noi. Infatti la parte più naturale e istintiva del femminile, la parte ricettiva dell'IO, introversa, sensibile, femminile e Yin, mantiene i contatti con la fonte di provenienza stessa dell'essere umano, ovvero quel contesto materno fatto di corpo e psiche che permette di entrare nell'esistenza mantenendo un filo conduttore con la totalità e con l'inconscio, fino al punto di identificarsi con essi. 

"L'utero è la porzione di vita, il qui e ora, ove si riversano le totalità e l'eternità dell'esistenza. 
L'unità si scinde e crea gli opposti, il momento in cui nasce la luce, che indica la possibilità dell'IO (coscienza) di uscire dall'oscurità (inconscio). Solo nella luce l'uomo può conoscere e fare esperienza del mondo attraverso gli opposti. 
L'archetipo femminile è dunque collegato alle prime esperienze dell’umanità, un lungo periodo in cui l’uomo era inconsapevole, così come il neonato prima dell’apparire della coscienza egoica. Ogni individuo, sul piano psichico, deve riattraversare le fasi di sviluppo della coscienza già percorse dall’umanità. Il femminile si manifesta in relazione alla materia e al corpo, i veicoli che abbiamo a nostra disposizione per interagire con l’ambiente. Attraverso il corpo si impara e, a seconda di come il corpo si sente accolto, protetto, amato e sostenuto, si sviluppano la percezione e la prima immagine di sé. Da questa base si formano l’autostima e l’amore di sé, che sono le prime grandi risorse personali."

In che modo i Cerchi delle Donne aiutano l'umanità a entrare in contatto con la propria parte ricettiva, il sottile filo che lega all'inconscio? In che senso le Donne possono tornare ad assumere un ruolo centrale su un piano culturale e su un livello sociale e famigliare, riacquisendo la consapevolezza del loro essere anche Madri Spirituali, con la facoltà di aumentare la consapevolezza della collettività? Quello che facciamo nei Cerchi è ricordare, riportare al Cuore delle Donne la loro Originaria Essenza, aiutandole a ricostruire il loro legame intimo e profondo con la Vita. 

"Gli uomini primitivi associavano fortemente il corpo femminile e il sentire/sapere della donna alla centralità del suo corpo, da cui ha origine la vita, e al ripetersi del ciclo del tempo e degli eventi (il sanguinamento e la nascita). E’ da questa osservazione che sono nate l’idea del tempo circolare e quella della rinascita dopo la morte. Solo con l’avvento del patriarcato il senso del tempo è diventato più simile a una linea retta fatta di un passato, un presente e un futuro. Ciò ha dato vita a una nuova percezione del mondo, nella quale la centralità è data dal Sole e la natura diventa dominabile, così come accade all'individuo allorché l’IO diventa l’istanza centrale ed egli inizia a pensare di poter controllare l’inconscio.
Poiché la vita nasce all'interno del corpo femminile in corrispondenza di un periodo di sospensione del sanguinamento, si stabilì anche la correlazione tra l’identità del corpo femminile, il sangue e la nuova vita, mentre la ripetibilità della nascita suggerì la possibilità della rinascita. Le sepolture –durante le quali i corpi venivano colorati con l’ocra rossa e posti in posizione fetale-  altro non erano che il tentativo di rappresentare il miracolo della rinascita e di ritualizzarla. Così nacquero i culti riguardanti la vita ultraterrena e le prime religioni, che implicavano l’idea di una vita sotterranea e invisibile. La caverna diventava l’utero della Terra, e l’ocra rossa il sangue che nutre. […] La consapevolezza del corpo femminile, associata all'osservazione della natura e dei suoi fenomeni, crearono nell'uomo la percezione di una doppia realtà, visibile e invisibile, accompagnata dall'idea di un mondo supero, governato dagli Dei del cielo, e di un mondo infero, governato da divinità oscure e invisibili, rintracciabile nel pensiero mitico della doppia conoscenza capace di cogliere anche l’essenza dell’invisibile dietro all'apparenza del mondo.
[...] Il sole e la luna consentono di cogliere l’insieme delle cose e al contempo la diversità tra il pensiero maschile e quello femminile: il primo è separante, va avanti per divisioni e crea categorie, il secondo è analogico e trova senso nel mettere le cose in relazione tra loro. Per i nostri progenitori il Sole rifletteva la verità, la luce e la realtà univoca, mentre la Luna rifletteva piuttosto la verità interiore, diversa per ogni individuo."


Le Donne devono ritrovare momenti d'Incontro, Luoghi protetti dove aprirsi alle loro interiorità per comprendere quanto importante sia la loro dimensione corporea, emozionale e mentale, e di quanto influenzi l'intera umanità. 
L'Unicità degli individui parte da un momento preciso: l'Incontro dello sguardo della madre con quello del bambino. Il Primo Contatto con il mondo, il finito e l'infinito che si toccano, si abbracciano, si fondono. 

Con Amore,
Daniela